Scrissi un post tempo fa... in una riga spiccava la frase "Prendi il piano e capovolgilo" nel testo di una canzone dei Placebo a cui resi omaggio. Marco sembra proprio averla presa alla lettera. La sua vita ha subito stravolgimenti dal punto di vista sentimentale e anche lavorativo. Non ci vediamo molto, anzi, passano settimane prima di rincontrarci, questo mi dispiace ma allo stesso tempo mi rincuora perchè ho sempre creduto che le persone che non vediamo quasi mai sono quelle più vicine. Con lui ho passato 2 anni al Cine-Tv e sono stati due anni fichissimi, da Parigi (nella foto) a Siena, dal Bar Massimo alle aule 40 dove generosamente mi passava il compito di matematica finito 5 minuti dopo la consegna... il momento in cui si trova non è tragico ma è comprensibilmente sconosciuto e nuovo a lui... Non posso consegnarti il mio compito da ricalcare my friend, il primo a passarci su sarai ancora una volta te... spero che riesca a ripartire in equilibrio e sono sicuro, conoscendoti, che ce la farai senz'altro, proprio come se le situazioni che ti fanno dubitare adesso fossero delle semplici disequazioni dettate dalla Fusco nell'ora di matematica. Quando la campanella suonerà la ricreazione ne vedremo delle belle... intanto fatti passare il Ballo di San Vito.... ;)
Franz
Il Ballo di San Vito - Vinicio Capossela
Salsicce fegatini viscere alla brace e fiaccole danzanti lamelle dondolanti sul dorso della chiesa fiammeggiante vino, bancarelle terra arsa e rossa terra di sud, terra di sud terra di confine terra di dove finisce la terra e il continente se ne infischia e non il vento e il continente se ne infischia e non il vento. Mustafà viene di Affrica e qui soffia il vento d'Affrica e ci dice tenetemi fermo e ci dice tenetemi fermo ho il ballo di S. Vito e non mi passa ho il ballo di S. Vito e non mi passa. La desolazione che era nella sera s'è soffiata via col vento s'è soffiata via col rhum s'è soffiata via da dove era ammorsata. Vecchi e giovani pizzicati vecchie e giovani pizzicati dalla taranta, dalla taranta dalla tarantolata cerchio che chiude, cerchio che apre cerchio che stringe, cerchio che spinge cerchio che abbraccia e poi ti scaccia ho il ballo di S. Vito e non mi passa ho il ballo di S. Vito e non mi passa dentro il cerchio del voodoo mi scaravento e lì vedo che la vita è quel momento scaccia, scaccia satanassa scaccia il diavolo che ti passa scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo. A noi due balliam la danza delle spade fino alla squarcio rosso d'alba nessuno che m'aspetta, nessuno che m'aspetta nessuno che mi aspetta o mi sospetta. Il cerusico ci ha gli occhi ribaltati il curato non se ne cura il ragioniere non ragiona Santo Paolo non perdona ho il ballo di s. Vito e non mi passa ho il ballo di S. Vito e non mi passa. Questo è il male che mi porto da trent'anni addosso fermo non so stare in nessun posto rotola rotola rotola il masso rotola addosso, rotola in basso e il muschio non si cresce sopra il sasso e il muschio non si cresce sopra il sasso scaccia scaccia satanassa scaccia il diavolo che ti passa le nocche si consumano ecco iniziano i tremmori della taranta, della taranta della tarantolata...