"Sono lì che mangiano una 'omelette denver' e si ritrovano una pistola puntata in faccia." (Zucchino)

PULP BLOG

"Pulp"- 1. Massa di materia informe, molle e umida. 2. Un libro che tratta argomenti sinistri, normalmente stampato su carta di bassa qualita'. 27/3/2006

domenica 29 ottobre 2006

Tornare a creare

Tutti abbiamo degli obbiettivi. Tutti ce li prefissiamo in determinati periodi della nostra esistenza. Chi deve dare un esame entro un giorno preciso, chi vuole far colpo su una ragazza, chi costruisce la propria casa, chi la propria famiglia. Se uno non ce la fa ci sta male almeno un pò qualunque sia il suo carattere. Io devo tornare a creare e sò che se non ce la faccio mi sentirei in colpa con me stesso e con chi di me ha fiducia. Ci ho messo un pò ad abituarmi ai tempi del lavoro, a ciò che ti porta via, però nel frattempo ne ho tratto anche dei vantaggi. Ho acquisito esperienza, ho capito che non bisogna vivere per lavorare ma lavorare per vivere, ho capito che non bisogna trascurare mai nè le amicizie nè le proprie abitudini. Sono state due settimane molto strane queste ultime due. Ho riscoperto con piacere le amicizie di una volta, di qualche anno fa che sembravano lontane un secolo, ho avuto la conferma della mia teoria secondo la quale le persone con cui cresci in qualche modo non ti abbandonano mai, così come non ti abbandonano mai gli amici con cui sei maturato. In settimana torno in palestra e in piscina e presto tornerò a girare qualcosa. Grazie a Matteo per il suo entusiasmo, speriamo di riuscire a sfornare qualcosa di Pulp.

Franz

giovedì 26 ottobre 2006

Innamoratevi

La frase che mi è rimasta più impressa è: "Dilapidate la gioia, sperperate l’allegria e siate tristi e taciturni con esuberanza!"
Rendo grazie al mio fraterno collega Vincenzo per avermi fatto conoscere questa splendida creazione di tale Dj "Nonzo". Alle sublimi parole del poeta italiano più grande degli ultimi 30 anni, Roberto Benigni, è accostata la musica composta da Andrea Guerra. La dedico a tutti voi con l'augurio che possiate innamorarvi sempre, di tutto ciò che fate, di tutte le cose che avrete e che vi avranno e di tutte le persone che vi circondano. Il video l'ho trovato su Youtube e colgo l'occasione per complimentarmi con chi si è cimentato al piccolo ma originale montaggio. Innamoratevi, per me è Pulp.
Franz

Su su.. svelti, veloci, piano, con calma… Poi non v’affrettate, non scrivete subito poesie d’amore, che sono le più difficili, aspettate almeno almeno un’ottantina d’anni. Scrivetele su un altro argomento… che ne so… sul mare, il vento, un termosifone, un tram in ritardo… che non esiste una cosa più poetica di un’altra! Avete capito? La poesia non è fuori, è dentro… Cos’è la poesia, non chiedermelo più, guardati nello specchio, la poesia sei tu… ..e vestitele bene le poesie, cercate bene le parole… dovete sceglierle! A volte ci vogliono otto mesi per trovare una parola! Sceglietele…che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere. Da Adamo ed Eva… lo sapete Eva quanto c’ha messo prima di scegliere la foglia di fico giusta!!! “Come mi sta questa, come mi sta questa, come mi sta questa..” ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre! Innamoratevi, se non vi innamorate è tutto morto… morto! Vi dovete innamorare e tutto diventa vivo, si muove tutto... dilapidate la gioia, sperperate l’allegria e siate tristi e taciturni con esuberanza! Fate soffiare in faccia alla gente la FELICITÀ! E come si fa? …fammi vedere gli appunti che mi sono scordato… questo è quello che dovete fare… non sono riuscito a leggerli! Per trasmettere la felicità, bisogna essere FELICI e per trasmettere il dolore, bisogna essere FELICI. Siate FELICI!!! Dovete patire, stare male, soffrire.. non abbiate paura di soffrire, tutto il mondo soffre! E se non avete i mezzi non vi preoccupate… tanto per fare poesie una sola cosa è necessaria… tutto. Avete capito? E non cercate la novità… la novità è la cosa più vecchia che ci sia… E se il verso non vi viene, da questa posizione, né da questa, ne da così, buttatevi in terra! Mettetevi così! Ecco… ohooo… è da distesi che si vede il cielo… guarda che bellezza…perché non mi ci sono messo prima… I poeti non guardano, vedono. Fatevi obbedire dalle parole… Se la parola ‘muro’ non vi da retta, non usatela più…per otto anni, così impara! Che è questo, bhooo non lo so! Questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti li per sempre… forza, cancellate tutto che dobbiamo cominciare! La lezione è finita. Ciao ragazzi ci vediamo mercoledì o giovedì… Ciao arrivederci. Arrivederci.
(Roberto Benigni, La Tigre e la Neve)

lunedì 23 ottobre 2006

Un numero Pulp

martedì 17 ottobre 2006

Metro

La prima metropolitana a Roma fu progettata e iniziata negli anni 30 durante il governo fascista, allo scopo di offrire un collegamento rapido tra la Stazione Termini, situata al centro della città e il nuovo quartiere denominato E42, dove avrebbe dovuto aver luogo l'Esposizione Universale del 1942. La manifestazione non ebbe mai luogo a causa dell'entrata in guerra dell'Italia nel 1940. Al momento dell'interruzione dei lavori erano già state realizzate alcune gallerie (nel tratto che va da Termini a Piramide) che furono utilizzate come rifugi antiaerei.
I lavori ripresero nel 1948, contemporaneamente all'avanzamento dei lavori nell'ex-area dell'esposizione che mutò parzialmente fisionomia, destinazione (divenendo un riuscito quartiere direzionale) e nome (EUR). La linea venne inaugurata il 10 febbraio 1955.
Della costruzione di una rete metropolitana a Roma, sul modello di altre città come Londra e Parigi si parlava già da molto tempo, tuttavia numerose cause (burocrazia, dissidi sui tracciati, continue revisioni ai piani regolatori) ne ritardarono gravemente lo sviluppo.
Fu solo nel 1959 che una legge approvò la costruzione di una seconda linea metropolitana, dalla zona di Osteria del Curato (più nota come Anagnina) fino al quartiere Prati, passando per il centro di Roma e incrociando la linea preesistente alla Stazione Termini.
I lavori iniziarono nel 1964 dalla zona della Tuscolana e furono complicati da una serie di ritardi e imprevisti, dovuti principalmente alla scarsa organizzazione. Innanzitutto, fu inizialmente prevista una tecnica di scavo a cielo aperto, che provocò gravi disagi al traffico della zona sud-est di Roma.I lavori furono interrotti e ripresero solo 5 anni più tardi con il metodo della "talpa" che, pur risolvendo parzialmente il problema traffico, provocò numerosi danni ai fabbricati nei pressi del tracciato a causa delle forti vibrazioni dovute allo scavo. Furono inoltre frequenti i ritrovamenti archeologici durante i lavori, in particolare nella zona di Piazza della Repubblica che richiese la progettazione di una variante. I ruderi messi a nudo sono visibili nella stazione "Repubblica" protetti da teche di cristallo. Del lavoro della talpa e degli "incidenti archeologici" connessi diede una memorabile rappresentazione Fellini, nel suo film Roma.
La linea entrò in servizio nel 1980, da Anagnina a Ottaviano e prese il nome di "Linea A", mentre la linea Termini-Laurentina fu chiamata "Linea B".
All'inizio degli anni '90 entrò in servizio un prolungamento della linea B, da Termini a Rebibbia e contemporaneamente il tratto preesistente fu radicalmente rimodernato. Fu inoltre raddoppiato il binario dalla stazione "Eur Fermi" a Laurentina ed aperta una nuova stazione "Marconi" (con conseguente ridenominazione della fermata "Eur Marconi" in "Eur Palasport"). Tra il 1999 e il 2000 entrò in servizio un prolungamento della linea A da Ottaviano a Battistini.
Come ho potuto apprendere da
Wikipedia errori, dissidi e disagi hanno caratterizzato la metro di Roma sin dalla sua creazione. Certe cose sembrano proprio ripercuotersi nel futuro. Gli incidenti sono la cosa più democratica del mondo, forse l'unica purtroppo e nei trasporti come è successo oggi, possono accadere all'improvviso. Secondo me il sistema dei trasporti e in particolare la Metro a Roma è mediocre, lo penso da tanto tempo. Lo penso da quando mi faceva fare tardi a scuola, lo penso da quando scendendo le scale di ogni fermata del metrò sentivo un odoraccio pesante di olio bruciato...
Io voglio essere fiero di avere una metro nella mia città. Io non voglio piangere incidenti come quello che si è verificato oggi. Io non voglio Di Caprio ospite a Tor Bella Monaca di una patetica festa del cinema ma voglio un progettista con i controcoglioni che mi ridisegna una metropolitana come si deve. Mi fa schifo chi si complimenta con i soccorritori, chi va fiero di cose benevole ma assolutamente normali. Mi fa schifo chi va in tv a chiacchierare da Vespa invece di andare a lavorare per migliorare la situazione. Ci sono metropolitane nel mondo più vecchie che funzionano meglio e che sono tenute più dignitosamente. Io voglio che Vespa e Mentana non possano straparlare di questi tragici e sfortunati eventi ma che tornino a parlare di ciò che gli compete: di stronzate. Quando certe persone cominceranno a fare il proprio lavoro come si deve e certi personaggi televisivi spariranno mi tornerà il sorriso sulla faccia. Un pensiero va alla famiglia della ragazza che ha perso la vita e a tutti i romani e non che hanno vissuto questa paurosa esperienza. Oggi mi girano davvero e questo non è Pulp...

Franz

domenica 15 ottobre 2006

Venerdì 13 da 740 K

Sono arrivato solo a metà del "Fotomangioraduno" organizzato all'Eur dai ragazzi del forum di Digital Camera Magazine. Poco prima delle 22.00 mi sono precipitato grazie all'ausilio della Cinquecento al Luneur munito di cavalletto comprato a Portaportese anni fa dai cinesi per la modica cifra di 11 €.
Al mio arrivo l'accoglienza dei già all'opera Cheddiego e Pixel e degli altri ragazzi presenti al raduno. Non posso che ribadire di nuovo la mia totale stima per questi appassionati, per questi ricercatori della luce, dell'inquadratura giusta. Enorme lo stupore e l'emozione di Diego quando ha montato sulla sua macchina l'obbiettivo prestatogli da Pixel, uno zoom che pesava si e no 50 Kg!!! Fra un imprecazione e un'altra di Pixel per trovare lo scatto giusto ci si è divertiti, ho passato una serata diversa e come al solito, la Nikon (di mia sorella) ha partorito qualcosa di buono. La cosa più divertente e più Pulp però è accaduta vicino ad un'attrazione, un percorso fatto di corde, dove per andare avanti devi fare una serie di arrampicamenti e chi partecipava era legato con dei moschettoni per sicurezza. La paura di un ragazzo era tanta e il responsabile di una giostra lì vicino ha urlato cercando di tranquillizarlo: "Tranquillo, dopo te damo er Buscopan!" Senza parole. Grazie per la bella serata! Se volete fatevi un giro sul forum presente nei "pulp links".
Franz

sabato 14 ottobre 2006

Non siamo tutti pazzi

Sono tornato in un posto dove ho vissuto 3 anni, nella mia scuola. Ho scoperto che parecchie cose sono cambiate... Ho rivisto le aule, i corridoi, i banchi, le scale che ho salito per arrivare in tempo alle lezioni, ho rivisto il bar che mi cibava tutti i giorni alle 11.30, ho rivisto i bidelli più Pulp del secolo. Sono andato a trovare il Cine-Tv nel mio giorno libero e nel suo giorno più desertico e vuoto della settimana, il Sabato. Mi è dispiaciuto non aver incontrato i professori, come mi è dispiaciuto non vedere Enea dall'altra parte del bancone del bar, con Anna e Daniela non sono riuscito neanche ad affrontare l'argomento e forse è stato meglio così, i silenzi che mettono a disagio io li ho sempre odiati e loro hanno condiviso quelle silenziose frazioni di secondo magistralmente. Io penso che le persone, le cose che facciamo, i luoghi con cui cresciamo, che vediamo cambiare, ci restino dentro per sempre, è per questo che uno trova la forza di andare avanti, di lasciarsi dietro il passato, di andare contro la propria corrente, ce la fa perchè quella corrente in un modo o nell'altro ce l'ha dentro. Oggi ho capito che in realtà quelle aule, quei banchi, quelle lavagne e quelle scritte sparse qua e là mi appartengono ancora, ce l'ho impresse nella mia memoria e quella non me la potrà togliere mai nessuno.
Benvenuta a Violet e al suo blog.
Ps: Presto un post un sul "Fotomangioraduno" da 740K tenutosi ieri sera all'Eur.
Franz

lunedì 9 ottobre 2006

Grazie

Un gesto del genere va bloggato. In una sera come le altre la mia cara amica Violet mi ha chiamato mentre al concerto dei Placebo a Milano dove lei è andata, Brian Molko intonava la mia canzone preferita in senso assoluto. Già bloggata in passato "Without you I'm nothing" ve la ripropongo con tanto di video e con tanto di David Bowie.
"Strange infatuation seems to grace the evening tide. I'll take it by your side. Such imagination seems to help the feeling slide. I'll take it by your side. Instant correlation sucks and breeds a pack of lies. I'll take it by your side. Oversaturation curls the skin and tans the hide.
I'll take it by your side.
I'm unclean, a libertine and every time you vent your spleen,I seem to lose the power of speech,Your slipping slowly from my reach.You grow me like an evergreen,You never see the lonely me at allI...Take the plan, spin it sideways.I...Fall.Without you, I'm Nothing.Without you, I'm nothing.Without you, I'm nothing.Take the plan, spin it sideways.
Without you, I'm nothing at all."
Lo capiro’ accanto a te
Tanta immaginazione sembra aiutare l’infiammarsi della passione
Lo capiro’ accanto a te
Correlazione istantanea fa schifo e ti porta a un mucchio di bugie
Lo capiro’ accanto a te
La oversaturazione fa accapponare la pelle e ti castiga
Lo capiro’ accanto a te
Tick-tock
Sono impuro, un libertino e ogni volta che liberi la tua rabbia ho l'impressione di perdere la facolta’ di parlare... Sfuggi lentamente dalla mia presa... Mi accresci come un sempreverde... Non vedrai mai chi sono realmente
Io… Prendo il piano e lo capovolgo Io… Cado. Senza di te , non sono niente.
Prendi il piano , capovolgilo. Senza di te non sono assolutamente nulla.
Grazie ancora per il pensiero Violet, spero di vedere presto il tuo blog attivo sulla rete.
Franz


venerdì 6 ottobre 2006

740 k

Superate le 740 visite da quando l'amato ed odiato contatore veglia nei bassi meandri del Pulp Blog. Saranno anche 1000 in teoria ma non me la sento di celebrarle ora, preferisco aspettare che il numero a quattro cifre si componga. Intanto bisogna rendere omaggio alle 740 visite, 740, un numero grandissimo. 740, come i K (Kilobyte) che "Pier" ha reso famosi al lavoro in una sua esclamazione oscena quanto Pulp. 740 come un modulo da riempire. 740, le volte che schiaccio il tasto sinistro del mouse in un'ora. 7.40, l'orario del treno di Battisti. 740, i respiri che si fanno in tre quarti d'ora. 740, i Km/h che raggiungeva un Seversky P-35 . 740 le maledizioni che mando a chi l'ha utilizzato barbaramente. 740 le volte che ho sentito una canzone, 740 le volte che l'ho cantata. 740 è la cifra a cui stanno scendendo i nostri stipendi (tacci loro!). 740 i baci che darei alla ragazza che amo. 740 (forse di più) sono i grazie che devo alla mia famiglia e a tutti i miei amici e colleghi per il loro essere come sono. 740 è un bel numero. Pari, possente, Pulp. A nostro modo al lavoro, abbiamo creato un tormentone, potete dirlo anche voi se volete. Diffondete il verbo, se fate qualcosa che vi convince, se vedete qualcosa che vi affascina, che vi piace, non limitatevi a dire "Bello" oppure "Mi piace", esclamate invece compiaciuti: "740 K!"
Ve lo garantisco io, è Pulp. Un abbraccio!

Franz