MEDIA
L'ennesima dimostrazione che non tutti sono buoni. Un altro avvenimento che scuote le coscienze, che desta sgomento, rabbia, dispiacere. La realtà che supera la fiction. Il futuro gettato in un pozzo, tormentato da chiacchiere da bar, da telegiornali inutili che trattano l'argomento solo quando fa notizia, gettato negli scarti di scalette televisive piene di notizie futili. Se un bambino scompare se ne parla per una settimana al massimo. Se sono due i bambini allora forse se ne parla per una settimana e mezzo. Si cerca lo scoop fino a quando la gente vuole ascoltare. Quando la gente è stanca di sentire, i media passano ad altro. Non c'è prevenzione, c'è solo cronaca, cronaca demenziale, sulle note di una canzone triste in un servizio di Studio Aperto o su uno scarso e disinformato reportage de La vita in diretta. Tragedie date in pasto ad avvoltoi con il rispetto sotto le scarpe.
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