PRURITO
Con una collega al lavoro, madre di un bimbo, si parlava del prurito. Questa sensazione così scomoda, così fastidiosa, che si avverte quando l'epidermide subisce un contatto con qualcosa di apparentemente invisibile come un insetto. I grandi intuiscono il problema e lo contrastano grattandosi con le unghie oppure con qualsiasi altra cosa appuntita. I piccoli intuiscono il problema ma non le conseguenze. E allora grattano la puntura dell'insetto, si graffiano, perdono sangue, ridono, riflettono, vedono la mamma in apprensione, poi si spaventano e piangono. Intuiscono che il bene si nasconde dietro gesti orrendi e goffi. La soddisfazione sta dietro lo sfregamento, dietro una volgare grattata. Cos'è la vita se non un enorme prurito? Quanti fastidi? Quante soddisfazioni nello scacciare via insetti inutili? Quante persone ci aiutano a mandarli via? Angeli nascosti in un corpo umano, capaci di spazzare via tutto ciò che c'è di marcio e falso con il battito di un ciglio. Queste persone sono boccate d'aria e distensione in un prolungato prurito.
1 Comments:
Chi ci avrebbe mai pensato...
Paragone tanto profondo quanto pulp!
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