ULTRAVIOLENZA
Non riesco a vedere la differenza. Non riesco a distinguere il bene dal male. Provo solo tanto nervoso e rabbia. Non riesco a capire come sia possibile paragonare delle morti e usarle come pretesto. Vedo troppe contraddizioni, troppa ipocrisia. Non c'è rispetto, nessuno conosce più il silenzio, la preghiera. Tutti solidali con Gabriele Sandri gli ultrà del bel paese, tutti pronti a fare giustizia, come se ce ne fosse una. Tutti a ricordarlo come se lo conoscessero da anni, mentre invece quando era in vita per loro era un nemico da bastonare come tanti. Come tutti gli altri ultrà, pedine di un sistema che chiamano "tifo organizzato". Gente che vive contro la polizia e appena gli bastonano un familiare chiamano subito il 112. Giornalisti che si rincorrono a scrivere cazzate su cazzate, a gridare la notizia senza il minimo ritegno. La condanna peggiore oltre la morte per tutte le vittime di questa contorta e macabra società è proprio questo. Parole vane e gesti inutili che fanno male più dei manganelli e più fracasso dei tombini su di un vetro. Riposate in pace se potete.
6 Comments:
questo post è un gran bel post:
1) si comprende!
2) fa riflettere...
3) si condivide.
Grazie prof.
Infatti non c'è niente da aggiungere, a parte i complimenti...
In italia quando uno dice le cose come stanno...si dice che va controcorrente...ed è un coraggioso.
ciao franz!
Ho solo detto ciò che penso. Mi piace l'aggettivo "coraggioso", è semplice ed efficace. Grazie Daniè.
Quoto.
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