Lettera a Sabina Guzzanti
Cara Sabina, oggi pomeriggio ho avuto l'onore di vedere il tuo documentario "Viva Zapatero". La rete oggi mi consente in qualche modo di comunicare direttamente con te e anche se con molta probabilità non leggerai mai ciò che sto scrivendo visti i tuoi impegni, io sul blog voglio renderti ugualmente omaggio e dirti grazie per tanti motivi. Il primo su tutti è perchè sei una donna meravigliosa oltre che un'artista straordinariamente intelligente, poi perchè sono cresciuto guardando quella che una volta si chiamava "Televisione" e in quella televisione c'eravate tu e Corrado a farmi ridere e riflettere. Vorrei baciarti la mano, passare una giornata con te a parlare di ciò che hai passato e delle avversità che hai vissuto e di come ne sei egregiamente uscita fuori più forte di prima. La satira è parte integrante di tutti noi comuni mortali estranei a certi giochi di potere e tu l'hai difesa alla grande. Difendendo lei è come se avessi protetto me e tantissimi altri amanti della libertà. Ti hanno definito volgare i veri volgari, illegale i veri fuorilegge, faziosa i veri faziosi; ti hanno bollato come una pazza, una di sinistra certi tizi che la vera sinistra non sanno neanche cos'è; non rispondevano alle tue domande perchè non esistono risposte allo scempio che hanno fatto, ti hanno censurata, cacciata, cancellata dal palinsesto certi schiavi del potere e tu li hai elegantemente messi a tappeto con stile e con una voce fuori campo da oscar. Hai evidenziato splendidamente il fatto che in Italia ormai non esistono più destra, sinistra e centro ma solo partiti che si aiutano a vicenda nei propri mandati. Hai combattuto e stai combattendo in prima linea per riportare in questo paese almeno un briciolo di credibilità, un briciolo di libertà, quella libertà che questi pseudo-politici incompetenti hanno ucciso nell'ultimo decennio. I 15000 che ti acclamavano fuori dal teatro e il tutto esaurito dentro sono la testimonianza ulteriore che hai vinto, che ha vinto il tuo modo di difendere ciò che spetta al cittadino di diritto: la libertà, quella vera, non quella finta che sta nella casa del nano. Ti voglio bene Sabina, anche se non ti conosco di persona ti ammiro, come donna e come artista.
Franz
6 Comments:
Grazie Franz. ;)
Prego Prof. ;)
non era il prof... ero io...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Io. Che modo intelligente e Pulp di usare un nome. E' come dire uno e nessuno. Non sarai mica Faletti?!
Ps: Il post eliminato è mio, piccolo errore.
no faletti sono io
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