Gambe e luce
Il Bill di "Kill Bill" si succhiava il pollice quando al cinema vedeva sullo schermo Lana Turner. Aveva un debole per le bionde. Anche io portavo sempre il dito alla bocca nelle situazioni che mi piacevano, davanti alla tv, davanti ad un bel cartone animato. Mentre lo facevo strofinavo in modo imbarazzante una vecchia sottoveste ancora oggi esistente. Oggi mi viene voglia di prenderla e di mettermi a fare come fa Totti dopo un gol, succhiarmi il dito e ridere, perchè ho capito che oltre al buio c'è soprattutto luce. C'è luce negli occhi di chi mi stima, di chi apprezza quello che dico, di chi mi sgrida, di chi mi invidia. C'è luce negli occhi di chi io invidio. C'è luce quando conosco una donna, quando sto con lei. C'è luce quando comincia qualcosa, c'è luce anche quando finisce o quando non inizia per niente. C'è luce perchè le donne fanno luce. Fanno luce anche se mi fanno incazzare, se mi costringono indirettamente a bere birra fino a gettarmi fra le braccia di Morfeo. Fanno luce nonostante siano a volte incomprensibili, astratte, nella loro inspiegabilità sono perfette, non posso controbattere di fronte alla perfezione. Le donne sono gambe e luce. Illuminano, evidenziano, modellano, scolpiscono i pensieri che mi si formano in testa, non li fanno scivolare nel buio. Cammino sotto braccio con le mie paure, con le sofferenze, con le mie delusioni, con i successi, con le figure di merda, con le esperienze personali, con i due di picche, con qualsiasi cosa... finchè ci saranno donne nella mia vita ci sarà luce e il buio può anche andare a farsi fottere.
"Cominciai a guardargli su per le gambe. Mi sono sempre piaciute le gambe. E' stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell'altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa."
tratto da Pulp di C. Bukowski
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